
La TPD 3 (nuova revisione della Tobacco Products Directive) è ormai alle porte. Coinvolgerà i classici prodotti del tabacco come i nuovi mezzi a danno ridotto quali la sigaretta elettronica, snus ed i riscaldatori di tabacco. Proprio su questi ultimi desidero focalizzare l'attenzione ed aprire qualche riflessione. In particolar modo verso IQOS di Philip Morris in quanto tra i più conosciuti e presente sui mercati.
IQOS. La decisione della FDA ...
La FDA (Food And Drug Administration) per valutare l'efficacia di un sistema a rischio ridotto si avvale di 2 criteri di valutazione :
- Modifica del rischio.Il più rilevante
- Modifica dell'esposizione.Il meno rilevante tra i due.
IQOS ha soddisfatto soltanto il secondo criterio in quanto Philip Morris non è stata in grado di dimostrarne la reale efficacia in termini di riduzione del danno rispetto ai comuni prodotti a tabacco combusto ne il potenziale beneficio in termini di salute della popolazione nel suo insieme.
Per le regioni appena citate FDA ha ammesso la commercializzazione di IQOS vietando l'indicazione "a rischio ridotto" (fonte tobaccoendgame.it).
IQOS. La campagna di marketing ...
La campagna di marketing di IQOS è stata studiata in modo astuto in quanto, visto il verdetto FDA, associata al concetto di rischio modificato facile da confondere con il rischio ridotto (ad oggi non è ancora dimostrata l'efficacia del prodotto in questi termini ...).
Gli effetti sono riscontrabili. Prendendo come esempio le entrate fiscali dell'Inghilterra, nazione faro nel panorama mondiale del vaping, l'unico dato positivo è quello relativo al tabacco. Sicuramente il prodotto di casa Philip Morris non è stata l'unica causa, visto il periodo, però ...

IQOS. Le quote di mercato ...
La campagna di marketing di Philip Moriss (PMI) parrebbe restituire ottimi risultati. Le quote di mercato nelle principali città del mondo nel Q3 2020 sono tutte in rialzo ...

L'effetto è anche riscontrabile con la crescita del numero di utilizzatori ...

In conclusione
La revisione della TPD 3 metterà in discussione parecchi elementi legati ai prodotti per la riduzione del danno da tabacco combusto, non ultima la relazione redatta dallo SCHEER riguardo i prodotti da vaping su richiesta della Commisione europea che riapre un dubbio ormai si potrebbe definire "sanato" da parecchi studi indipendenti (e non) a favore del prodotto come strumento per la riduzione dei rischi legati al fumo tradizionale.
Quindi da un lato i prodotti delle lobbies che non possono definirsi strumenti per la riduzione del danno, dall'altra prodotti quali le sigaretta elettroniche (o vaporizzatori personali che dir si voglia) ad oggi riconosciuti tali, un mercato legato ai primi in costante crescita ed una direttiva europea i cui argomenti prelimniari paiono oggettivamente discutibili e poco tangibili ... Da qui il senso del titolo del post : "quale sarebbe il giusto valore da attribuire alla riduzione del danno?"
Grande Marco...sempre sul pezzo‼️👍👍👍Ovviamente la divulgazione è l'unica arma a disposizione
RispondiEliminaGrazie a te per essere passato! Ripaga la fatica :)
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